Nella Cina degli anni '10 del '900, travagliata da carestie, guerre civili, rivolte e invasioni
straniere, chi poteva commissionare tre giocattoli così allegri, belli ed elaborati? Forse solo chi si trovava a vivere in un limbo
inconsapevole o meglio in una prigione dorata, lontana dalle contraddizioni del mondo circostante. Questo il problema, le suggestioni del film di
Bertolucci hanno fatto il resto, da qui il gioco di un titolo fantastico, ma forse non troppo...
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